VITAMINA C: COSA É, A COSA SERVE E QUANTA ASSUMERNE

VITAMINA C IN AMBITO SPORTIVO E DELLA SALUTE IN GENERALE.
Passo subito al dunque: ciò di cui si deve preoccupare un atleta è mettere in condizione il proprio fisico di rispondere al meglio agli stimoli stressogeni esterni, siano essi allenamenti intensi, problemi legati a famiglia, lavoro, etc. Ciò che deve interessare è la continuità.
Continuità a livello di salute innanzitutto. Se il nostro corpo non è in salute non potremo mai puntare a migliorare nello sport.
Non dico cose strane se sottolineo che la nostra alimentazione è, molto spesso, assai deficitaria. A parte la cultura del nutrirsi in modo sano, che solo in questi ultimi tempi sembra stare prendendo un minimo piede (ma sono servite evidenze clamorose, santo cielo!), ciò con cui dobbiamo confrontarci è che, ahimè, anche il cibo stesso non ha più la ricchezza di un tempo.
Lo sfruttamento errato della terra, l’uso di prodotti chimici di ogni tipo ci mette tutti i giorni in tavola alimenti scarsamente nutrienti. Da questo punto di vista preoccuparsi di ciò che si mangia, da dove arriva, come è stato allevato o coltivato, è il primo compito di ogni persona intelligente. Poi l’integrazione: spesso siamo costretti ad integrare nutrienti proprio come causa del mix fra alimentazione errata e cibo “poco vivo”.
COSA DICE LA MEDICINA UFFICIALE
La medicina ufficiale in questo non aiuta purtroppo. Le linee guida delle integrazioni fanno spesso sorridere. Basta documentarsi e studiare un minimo per capirlo. Non mi interessa fare polemica ma solo divulgazione. Porto un esempio clamoroso: la razione di vitamina C giornaliera consigliata dalla classe medica è di 1 grammo di Vitamina C al giorno. Documentatevi vi prego: con un grammo al giorno si evita si e no l’insorgenza dello scorbuto, cioè una malattia provocata proprio dalla deficienza di Vitamina C. Questo è un concetto che non considera assolutamente la reale utilità di questa vitamina e l’importanza che essa ha all’interno del nostro corpo a livello biochimico. Sicuramente l’industria farmaceutica non trarrebbe alcun giovamento nello sponsorizzare l’assunzione di questa vitamina.
Pensateci: è molto più remunerativo brevettare un prodotto che mima gli effetti della vitamina piuttosto che vendere la vitamina stessa, che si trova a 25 euro al chilo.
Sapete perchè l’uomo è l’unico essere sul pianeta che non riesce a produrre Vitamina C a livello endogeno (cioè senza doverla assumere dall’esterno)?
Perchè durante il suo periodo evolutivo (zona africana/tropicale) ne assumeva troppa attraverso l’alimentazione (frutta, carne e frattaglie). In questo modo inibì la propria capacità produttiva. Quando dalle zone tropicali si mosse verso gli altri angoli terrestri, i climi più freddi e la scarsità di frutta “carica” come quella delle zone tropicali/equatoriali, provocò una carenza cronica.
E’ necessario sapere che gli animali producono ogni giorno endogenamente in media circa dai 12 ai 15 grammi di vitamina C. Avete mai visto un lupo con l’influenza? E all’uomo ne viene consigliato UNO.
Come è possibile non sorridere davanti ad una cosa simile?

VITAMINA C PER GLI ATLETI: COSA É, A COSA SERVE E QUANTA ASSUMERNE.
COSA É
La Vitamina C è un acido idrosolubile molto delicato e deteriorabile a contatto con aria, luce, calore. E’ stato scoperto nel 1937 da uno scienziato ungherese: Albert Szentgyorgyi.
A COSA SERVE
E’ fondamentale per tantissime funzioni del nostro corpo poichè interagisce a livello biochimico con tantissimi enzimi, vitamine, minerali e tanto altro.
Giusto per chiarire l’incredibile spettro di caratteristiche di questa vitamina voglio brevemente riassumere per cosa è fondamentale:
– È un potente antisclerotizzante. Brucia le concentrazioni di grassi che si depositano sulle pareti venose e contribuisce alla costruzione epiteliale delle arterie.
– Riduce il colesterolo nel sangue (una assunzione bilanciata e continua aiuta una riduzione media del 15-20%).
– Aiuta a formare il collagene della pelle, dei legamenti e delle ossa (cura le ustioni, le ferite e spessissimo è usata come antirughe nella cosmesi).
– Ha un effetto protettivo e anti-tossico nei confronti di moltissimi metalli pesanti (mercurio, arsenico, rame, piombo, cadmio, ferro, etc) e di alcuni pesticidi.
– E’, in generale, un potentissimo antiossidante: protegge l’organismo dagli effetti del fumo di sigaretta e del monossido di carbonio, previene la formazione delle nitrosammine e delle clorammine, agenti cancerogeni derivati da nitrati, nitriti (nitrosammine) e cloro (clorammine).
– Contrasta le infezioni batteriche. I globuli bianchi la utilizzano per la propria attività.
– Contrasta i virus. Catalizza gli ioni del rame rendendosi efficace contro gli acidi nucleici dei virus.
– Viene usata in forti dosi per il trattamento di schizofrenia, paranoia e depressione.
– Interagisce nel pancreas nella produzione/modulazione di cortisolo.
– Aiuta l’assorbimento dei folati e del ferro organico, mantenendolo nella sua forma ridotta (Fe 2+).
– Risulta fondamentale inoltre per questa serie di apparati organici: intestino, apparato riproduttivo, articolazioni, cavo orale, cuoio capelluto e capelli, sistema nervoso, cervello, denti, gengive, fegato, ghiandole, occhio, orecchio, polmoni e apparato respiratorio, reni, apparato circolatorio, stomaco, vescica e tanto altro.
QUANTA ASSUMERNE
Imbottirsi di vitamina C non serve a nulla, anzi è controproducente. Prima di impostare una integrazione bisogna innanzitutto comprendere quanta se ne assume a livello di alimentazione.
Gli alimenti più ricchi di vitamina C sono le frattaglie in generale, il fegato, i broccoli, i cavoli, i peperoni, i kiwi, gli agrumi, le fragole, i piselli, le fave, la rucola.
Attenzione però: la cottura riduce la bio-disponibilità di questa vitamina e fumo, alcol, stress, antibiotici e contraccettivi orali ne riducono drasticamente l’assorbimento.
Essendo idrosolubile, la vitamina C viene eliminata con l’urina, pertanto è plausibile poterne mantenere una assunzione ogni 3-4 ore (fra alimentazione ed integrazione).
Un atleta che integra vitamina C può aspettarsi di ridurre della metà il rischio di prendere un raffreddore.
La vitamina C è inoltre in grado di ridurre la durata di un raffreddore dell’8-15% in tutta la popolazione, quando viene presa come misura preventiva quotidiana o all’inizio di un raffreddore stesso.
Super carichi di vitamina C (5-10 g al giorno) “potrebbero essere efficaci”, ma le ricerche scientifiche non hanno ancora determinato l’accuratezza di questa affermazione, pertanto è molto meglio usare cautela: l’aspetto negativo più evidente potrebbe essere un’appesantimento del carico renale ed una super-produzione di ossalati di calcio, con relativa problematica legata alla loro nefrotossicità.
LE MIE EVIDENZE
Personalmente ho avuto ottimi risultati in termini di supporto al sistema immunitario con 3 grammi al giorno di Vitamina C (Ester-C di Solgar – 1gr mattino/1gr pomeriggio/ 1gr sera) oltre alla normale alimentazione (prova effettuata su me stesso e su diversi atleti).
LE RICERCHE SCIENTIFICHE
Vorrei concludere ponendo un accento particolare su questa interessante ricerca scientifica:
– sono stati somministrati 1.500 mg di Vitamina C al giorno per una settimana prima di una maratona (e poi extra Vitamina C durante tutta la gara) a questi atleti.
Il cortisolo post-esercizio ha avuto il picco acuito dopo la gara ma non ha influenzato i parametri immunitari (IgA salivare).
Date un’occhiata:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12627313
VI lascio altri link di ricerche utili ed interessanti.
Uso su ultramaratoneti:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11960947
Altre/varie:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22242019
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12208645